ALESSANDRO 1N
Il
calcio fiorentino nell'antichità
Il calcio storico fiorentino,
conosciuto anche col nome di calcio in livrea o calcio in
costume
è una disciplina sportiva che
Consiste, in un gioco a squadre che si effettua con un pallone gonfio
d'aria.
La pratica di sport che utilizzano
corpi sferici di grandezza variabile è antichissima e praticamente
diffusa in ogni cultura antica. I greci però praticavano la
Sferomachia che poi fu adottato dai romani che divenne
Harpastum che vuol dire strappare via con forza, (L'Harpastum veniva
giocato con palle ripiene di stracci e di pelli e non gonfio di
aria).l'Harpastum ebbe grande successo soprattutto tra i
legionario che contribuirono così alla sua diffusione nelle varie
zone dell'impero romano.I giocatori (calcianti) che scendevano in
campo erano perlopiù nobili (anche futuri santi) dai 18 a i 45 anni
e vestivano le sfarzose livree dell'epoca, che diedero poi il nome a
questo sport.
Il
calcio fiorentino dei tempi moderni
Per
quasi duecento anni non si hanno notizie di partite organizzate anche
se alcuni fiorentini continuavano a giocare nei giardini pubblici o
in piccoli quartieri dando fondamento a un nuovo motto popolare "lo
spirito moderno del calcio antico".
Le regole in vigore del 500 erano 33
scritte da GIOVANNI DE BARDI.
Le partite hanno una durata di
cinquanta minuti e si scontrano in un campo rettangolare ricoperto di
rena; una linea bianca divide il campo in due quadrati identici e sui
due lati del fondo viene montata una rete sovrastante la palizzata
che circonda l'intero perimetro di gioco. Su questo terreno si
affrontano due squadre composte da ventisette calcianti per parte .La
partita ha inizio con il lancio del pallone da parte del Pallaio
sulla linea centrale e la seguente "sparata" delle
colubrine che salutano l'apertura delle ostilità. Da questo
momento in poi i calcianti delle due squadre cercheranno (con
qualunque mezzo) di portare il pallone fino al fondo del campo
avversario e depositarlo nella rete segnando così la "caccia"
(goal). È importante tirare con molta precisione poiché qualora la
palla finisse, in seguito ad un tiro sbagliato o ad una deviazione
dei difensori, al di sopra della rete, verrebbe assegnata la
segnatura di mezza caccia in favore dell'avversario. Ad ogni
segnatura di caccia le squadre si devono cambiare di campo. La
vincitrice sarà la squadra che al termine dei 50 minuti di gioco
avrà segnato il maggior numero di cacce. Particolare interessante è
anche il premio; oltre al palio infatti, mentre i musici intonano
l'inno della vittoria, il Maestro di Campo consegnerà una
vitella di razza Chianina alla squadra vincitrice del torneo.
Dove
si gioca
Nel calcio fiorentino qualsiasi spazio
aperto poteva essere utilizzato come campo di gioco dove improvvisare
partite più o meno importanti. il periodo di sua massima popolarità,
il Calcio era talmente diffuso che dovettero essere presi
provvedimenti per garantire la sicurezza civile(Ancora oggi è
possibile osservare, in diversi punti di Firenze, lapidi murate in
cui è riportato tale divieto )
una scritta dice (Li Sig.OTTO
proibiscono il gioco di palla pallottole et ogni altro strepitoso
vicino alla Badia a braccia venti sotto pene rigorose").
Le
partite piu' epiche
la
partita per eccellenza, alla quale le moderne edizioni si richiamano,
è quella che fu giocata il 17 febbraio 1530durante l'assedio della
città.
Altre
partite spettacolari sono queste:
- 1570 - Si giocò a Roma nelle terme Diocleziano in occasione della nomina a granduca di COSIMO I DE' MEDICI.
- 1575 - Partita giocata a Lione, organizzata dai mercanti fiorentini in onore del re Enrico III di passaggio da quella città.
- 1605- Si giocò ancora una volta sull' Arno ghiacciato dal 24 dicembre al 20 febbraio.
- 1650 - Partita giocata il 20 febbraio fra le squadre rivali dei Piacevoli (di colore "scarnatino") e dei Piattelli (di colore "mavì"). Vinsero i Piattelli ma le cronache del tempo parlano della partita come di uno scontro epico, più simile a una vera e propria battaglia sia in campo che fuori.
- 1681 - Durante lo svolgimento della partita del 17 gennaio FRANCESCO DI CARLO GERINI venne assassinato da FILIPPO DI PIETRO STROZZI nelle immediate vicinanze del campo.
- 1766- Una partita ebbe luogo a Livorno, in occasione della venuta delle altezze granducali PIETRO DE LUCALI 1 e Maria Luisa. Alla partita, offerta dai numerosi mercanti inglesi presenti in quella città, assisté il console britannico John Dick. Più che la bellezza del gioco - apparso anzi deludente sia per la inesperienza dei giocatori sia per il regolamento che escludeva contatti fisici troppo robusti - chi vi assisté lodò la magnifienza delle uniformi di gioco (di raso rosa per una squadra e azzurro per l'altra), costate oltre mille sterline.
- 2013 - A causa di un temporale abbattutosi su Firenze nel
pomeriggio del 24 giugno, tradizionale data di san giovanni, viene
presa la decisione di rinviare la finale tra i Bianchi di Santo
Spirito e gli Azzurri di Santa Croce alla successiva domenica: per
la prima volta, una partita del calcio storico viene rinviata per
cause di maltempo.
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